da Sartie, lune e altri bastimenti – Poesie di isole e di amori (La Vita Felice, 2017)

 

Rallentare le città
è tutto quello che so fare
e sto a guardare vecchie storie
in vecchi porti gonfi di tuoni
sfrecciando oltre gli inquisitori e la carne
e il gesto la linea la traccia.
Non sono che materia ficcata nella terra
guerriera che apre le braccia alla storia
e divento trasparenza di pietra gettata in mare
sbalzata via dalla sabbia per un vulcano di vento

*

Ci sono pomeriggi
come rondini d’inverno. Neri come
questo amaro incanto di luci d’asfalto
e ronzii di uomini e crinali appena accennati
tra i presepi di alberi e cieli.
Come siamo noi
quando diciamo siamo
uguali a noi stessi?

*

Resta un tempo
favorito nel vivere.
Ciò che commuove e si ripete
come fiore sulla primordiale duna.
Sulla spiaggia cordiale.
Quell’onda piena e fresca di un conflitto
risolto. Di un concerto
sotto le volte di una chiesa disabitata.
Ecco, resta un’ultima nota
senza disagio.
E si cammina nel mondo
come acqua che muore di pianto.

*

Sottile, piana
quest’isola lontana. Enfatizzata dall’occhio
che non vede. Dall’orecchio
che non sente
la punteggiatura dei millenni,
le deviazioni dell’onda.
E cosa c’è di più modesto di un ricordo appannato?
Ma in me serpeggia
il profilo calcareo
di un luogo che scompare. Come di genziane blu.

*

Sono lunghe le memorie del cuore
come un medaglione sul collo
come scale antiche sulle mappe del mondo.
Così vendiamo stanchi capricci
e spendiamo piedi come bussole nel buio
per la creazione o per un crepuscolo
che possano ricondurci alla strada maestra.
I proponimenti sono le stazioni
del dire e del fare.
Amore, alla fine, spoglierà il viaggio
e guarderemo i nostri figli partire.

 

 

Paola Casulli nasce a Ischia, ma da poco più di un anno vive tra le colline del Monferrato. Poetessa, fotografa, giornalista, organizza eventi culturali in tutta Italia e scrive articoli di cultura letteraria e reportage di viaggio su varie testate giornalistiche. Prima di Sartie, lune e altri bastimenti (La Vita Felice, 2017), ha pubblicato tre raccolte poetiche: Mundus Novus (ed. Del leone), Pithekoussai, racconti di un’isola (ed. Kairos), Di là dagli alberi e per stagioni ombrose (ed.Kolibris), e due poemetti brevi, Lontano da Itaca e MitoGrafie. Il poemetto Lontano da Itaca, è stato portato a teatro con successo a Verona, con coreografia della stessa Casulli. Una raccolta di racconti, 7 racconti del vento immobile, è in editing. Cura “Incanto Errante”, il suo blog di fotografia di reportage e racconti di viaggio: www.incantoerrante.com

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