Tempio di Adriano
Piazza di Pietra
Roma
PROGRAMMA DI VENERDI’ 9 FEBBRAIO
16:50 – 17:10 Di penna in penna (settima parte)
Giancarlo Consonni, Roberta Dapunt
17:10 – 17:30 Poesia sconfinata (quarta parte)
Frank Bidart (USA)
Traduzione e incontro a cura di Damiano Abeni
GIANCARLO CONSONNI
ROSA
Come sospesa
nel rondò dei giorni
è la pienezza della rosa.
Ciò che manca
– un mondo, un sogno si
palesa.
(da Luí, Einaudi 2003)
ROBERTA DAPUNT
DE ANIMA
nel profilo della carne mi presento,
terra promessa avuta in dono dalla natura
che dal seno su verso il collo la mia partitura
ha note incise tra i capillari e le arterie profonde, ascolta
questa è musica del mio tempo, da quando il mio respiro
ha dato inizio al componimento della mia esistenza.
Qui nel profilo della mia carne ora il tuo guardare
è su di me lavoro d’incavo, vocabolario
dei tuoi pensieri, che mi graffia la fronte,
lingua efficace delle profondità non dette
che mi penetra la natura e oltre. E non ti accorgi
che stai raccogliendo il tuo sguardo sulla mia anima,
mentre io dal profilo di questa carne
vedo te, inesorabile nel tuo elemento materiale.
(di prossima pubblicazione in Sincope, Einaudi)
FRANK BIDART
POTESSI PORTARE IL LUTTO
COME UNA TORTORA LUTTUOSA
È a ciò che ricorre che crediamo,
la tua faccia non in solo in un dato momento che guarda
di lato in su verso me angosciata o
eccitata, ma le antiche parole che sgorgano grazie
alla gravità riassettata:
due settimane prima che tu morissi pieno
di dolore, consumato, dopo il mio solito saluto informale
con Tutto il mio amore, il tuo semplice
solenne Il mio amore a te, Frank.
(da Desire, Knopf 1997; in Desiderio, Edizioni Tlon 2018, traduzione di Damiano Abeni e Moira Egan)
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