Poesie tratte dalla raccolta L’oscuro splendore (Mimesis Edizioni, 2017) di John Taylor con traduzioni a cura di Marco Morello.

 

 

Having left behind
so much
except your first, your final
weakness
persistent
like a forgotten heart

your only force left

language, uncertain
fragments of faded homeland

(a homeland of sounds, of voiceless words)

strands of stories
shreds of feelings from the greater cloth

you still imagine
with those voiceless words

that do not fade into silence

that beat like a heart

that sew and tear
and resew

the torn garment
that is your life

 

 

Avendo lasciato indietro
così tanto
tranne la tua prima e ultima
debolezza
persistente
come un cuore dimenticato

come tua sola forza residua

una lingua incerta
frammenti di patria sbiadita

(una patria di suoni, di parole afone)

trefoli di storie
brandelli di sentimenti da un tessuto più grande

tu ancora immagini
con quelle parole afone

che non si smorzano nel silenzio

quel battito come un cuore

che cuce e strappa
e ricuce

il vestito strappato
che è la tua vita

 

 

***

 

 

FALLING UPWARDS

Nous nous trouvions malgré tout au début mais aussi à la fin de notre insertion dans le paysage
—Michel Fardoulis-Lagrange, L’inachèvement

 

every feeling
we feel ourselves feeling

this forest
this field

a few steps forward
or many

amid the spring sprouts
or the teeming undergrowth
shade beneath a canopy of trees

our will to reach
to see through

while the scorched clearing emerges
or the dark clearing
fallow mound
circle or square
formulas falling apart

chaos of points
motes of matter

falling upwards

to blank blank
space

Cadere in su

Ci trovavamo malgrado tutto all’inizio ma anche alla fine del nostro inserimento nel paesaggio
— Michel Fardoulis-Lagrange, L’incompiuta

ogni sentimento
che ci sentiamo sentire

questa foresta
questo campo

pochi passi avanti
o molti

in mezzo ai virgulti primaverili
o il brulicante sottobosco
ombra sotto una volta di piante

la nostra volontà di arrivare
di vedere attraverso

mentre emerge la radura bruciata
o la radura scura
collina incolta
cerchio o quadrato
le formule crollano

caos di punti
particelle di materia

che cadono in su

verso lo spazio
vuoto

 

 

 

 

 

 
John Taylor nasce nel 1952 a Des Moines (Stati Uniti) e vive in Francia dal 1977. È autore di nove opere di racconti, di prose brevi e di poesie: The Presence of Things Past (1992), Mysteries of the Body and the Mind (1988), The World As It Is (1998), Some Sort of Joy (2000), The Apocalypse Tapestries (2004), If Night is Falling (2012), Now the Summer Came to Pass (2012), The Dark Brightness (2017) e Grassy Stairways (2017). La sua raccolta di poesie The Apocalypse Tapestries è stata pubblicata in italiano con il titolo Gli Arazzi dell’Apocalisse (Hebenon) e la sua raccolta di prose brevi, If Night is Falling, con il titolo Se cade la notte (Joker), i due libri entrambi nella traduzione di Marco Morello. John Taylor è anche noto come critico letterario. Un’ampia selezione dei suoi saggi su poesia e prosa francesi è apparsa in tre volumi con il titolo Paths to Contemporary French Literature (2004, 2007, 2011) e i suoi saggi sulla poesia europea nelle raccolte Into the Heart of European Poetry (2008) e A Little Tour through European Poetry (2015). Queste raccolte comprendono numerosi saggi su poeti italiani. Come traduttore, John Taylor ha tradotto le poesie di Philippe Jaccottet, di Pierre-Albert Jourdan, di Jacques Dupin, di Louis Calaferte, di Georges Perros, di Pierre Chappuis, di Pierre Voélin e di José-Flore Tappy. È editor e co-traduttore di un’ampia raccolta dei testi del poeta italiano Alfredo de Palchi, Paradigm: New and Selected Poems (2013) e il traduttore di Nihil (2017), anche di Alfredo de Palchi. Ha ottenuto nel 2013 un prestigioso premio dell’Academy of  American Poets per il suo progetto di tradurre le poesie di Lorenzo Calogero — libro che è stato pubblicato col titolo: An Orchid Shining in the Hand: Selected Poems 1932-1960 (2015).

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