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Classifica di giugno: Patrizia Vicinelli resta saldamente in testa, seguita da Giuseppe Nava, che con il suo libro sulla Grande Guerra è, negli ultimi tempi, balzato in vetta, e da Lorenzo Carlucci, con un libro pubblicato negli anni zero, a testimonianza che la poesia attraversa le decadi e non smette di stupirci. Una classifica, quella di giugno, che segue il trend dei mesi passati con qualche inserimento: a partire da dicembre, le più lette sono state le novissime Laura Marino (post più letto nel 2017) e Elena Zuccaccia (post più letto a gennaio),  raggiunte da autori consolidati come Gian Mario Villalta (febbraio), nella recensione di Carolina Rossi a Telepatia, e Alberto Bertoni (marzo) con la presentazione delle sue poesie inedite; poi l’udinese Francesca Martinelli (aprile) alla sua seconda pubblicazione con una serie dedicata agli ex-voto e, sempre restando in Friuli, l’autore più letto a maggio è stato Pierluigi Cappello, recensito da Carlo Selan, che sta curando per la redazione un focus sulla sua poesia.

I primi tre

Patrizia Vicinelli è stata ricordata da Davide Galipò in un saggio presente anche in Confini, l’annuario di poesia che abbiamo pubblicato con Istos Edizioni, dove si mette in luce la poliedricità di questa autrice. Un esempio, la poesia di Patrizia Vicinelli, di come si possa coniugare sperimentazione, pratiche di scrittura, oralità e riflessione sulla società. Galipò scrive che “il percorso della Vicinelli ha rappresentato un esempio lampante di come la poesia potesse, nell’epoca di disgregamento dei valori borghesi, in quel decennio che va dal maggio ’68 alla fine del ’77, decostruire il linguaggio del potere attraverso l’uso consapevole, da una parte, della parola, ormai alienata dal linguaggio giornalistico e pubblicitario, e dall’altra del fonema liberatosi del (solo) messaggio verbale. In questo modo, la parola diveniva oggetto e la poesia suono”. E nella speranza di poter offrire un quadro ancora più articolato su Patrizia Vicinelli, anche per la vicinanza ideale alla poliedricità della sua figura, abbiamo voluto approfondire nuovamente la sua opera proprio agli inizi di maggio con il saggio e le interviste curate da Jonida Prifti.

Al secondo posto, da più di un mese, c’è Giuseppe Nava, che con l’opera Esecuzioni rielabora in endecasillabi le sentenze emesse durante la Grande Guerra. “La sfilza di fucilati al petto o alla schiena con disonore, ma senza difesa alcuna, è raccontata con le parole delle sentenze, e relative motivazioni, ridondanti di retorica patriottarda, che segnalano un gap comunicativo insanabile. Neanche una parola o una stringa è estranea ai registri delle sentenze, mentre la lettera di un condannato a morte alla moglie sembra voglia sciogliere il groppo emotivo e aprire in soggettiva un varco al dolore”.

Alice Tomaselli porta in classifica, al terzo posto, Lorenzo Carlucci e il suo libro La Comunità Assoluta: una recensione a uno dei libri più letti negli anni zero, che continua a stupire i lettori dopo una decina d’anni: “una comunità di per sé ‘assoluta’, ovvero priva di valori di qualsiasi natura, che le forniscono un proprio e personale senso. Proprio come se ogni individuo interloquisse utilizzando ognuno una lingua diversa dall’altro”. Dialoghi in poesia, prose poetiche e visioni ‘assolute’ di una civiltà, la nostra, ritagliata dalle informazioni che incessantemente frullano la quotidianità.

 

Durante il mese di giugno si può leggere l’anteprima di After Lorca, il libro di Jack Spicer, prodotto con la nostra collaborazione e ora in promozione su produzioni dal basso. Ogni lunedì uscirà la rubrica de L’Italia a pezzi, a cura di Giulia Pettinelli, a presentarci i poeti neodialettali, colmando alcune mancanze della nostra mappatura, ad esempio sui poeti istriani e fiumani, grazie a una collaborazione con la casa editrice Edit che ci ha fornito i materiali per l’aggiornamento del nostro volume antologico omonimo. Continueremo a presentare, i bestseller direttamente dai piccoli e medi editori (vedi la classifica), nonché proseguiranno le nostre rubriche, come il Laboratorio di Poesia a cura di Alfonso Maria Petrosino (mandateci i vostri poemi!), Slammers sui poeti del poetry slam a cura di Paolo Agrati (a maggio il protagonista è stato Filippo Balestra); a cura di Silvia Rosa, Confine Donna sulle autrici legate al concetto di migrazione sia per storia personale che elettiva (come l’intervista a Barbara Serdakowski) e Scaffale poesia sugli editori (date un occhio al dialogo con Fabrizio Dallaglio di Passigli); Parole dai mitici 00, sui libri usciti nel decennio precedente a cura di Alice Tomaselli, tornerà a metà giugno con il focus su Mala Kruna di Franca Mancinelli.

Tutta la classifica*

1. Patrizia Vicinelli
2. Giuseppe Nava
3. Lorenzo Carlucci

4. Gassid Mohammed
5. Francesca Martinelli
6. Gian Mario Villalta
7. Laura Marino
8. Elena Zuccaccia
9. Marko Miladinovic
10. Alberto Bertoni

* Per la classifica vengono presi in considerazione i post più letti nell’ultimo anno su Poesia del nostro tempo

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