CONFINE DONNA – III PUNTATA

Qual è il confine che ti ha segnata di più, cambiandoti, quello dal quale hai sentito di non poter fare ritorno?
La lingua è il confine, in un modo o nell’altro, quindi è parlando un’altra lingua che ho sentito di attraversare un vero confine. Io sono una persona che adora i cambiamenti, amo cambiare le mie opioni e quello in cui credo, quando succede qualcosa. Sicuramente il viaggio intrapreso per forza di cose mi ha cambiata, perché lasciare un paese e vivere in un altro implica dover affrontare una grande trasformazione. Ma non posso parlarne come di un confine, nemmeno incapacità di ritorno. È un fatto della vita che ti accompagna.

da “Volti dell’Acqua” (Edizioni Smasher 2012)

si sono fermati il vento, il cielo
che alza la polvere mentre cammini,
le nomee delle maree
tra i muri d’acqua e pelli ovunque
hanno sentito l’ululato dei lupi
hanno tolto gli abiti
si sono dati il bacio sulla fronte
bambini
risacche di caduti
uno due
tremila voci
hanno nominato la terra
hanno piegato, vestito la madre e il padre
praticato il perdono, detto la preghiera
sottovoce o urlando, mille volte,
ché Dio è morto tra gli alberi tagliandosi
le vene; Dio è morto senza nome.
non dimenticarti di andare all’acqua
a lasciare una mollica di pane:
attaccati alla spiaggia ci sono i resti morsi
delle unghie che hanno graffiato l’acqua,
hanno demolito la saliva e teso giù il collo
in picchiata sono caduti, si sono suicidati
hanno scelto di sentire come si fa a morire
con le scarpe addosso
ed una sete da far male.

Anila Resuli, nata in Albania nel 1981, naturalizzata italiana, vive vicino al lago di Garda. Suoi testi sono stati pubblicati sulla rivista Specchio (a cura di Maurizio Cucchi) inserto de La stampa,  sulla rivista Le voci della Luna nel marzo 2007, sulla rivista Historica – Il foglio letterario (2009),  nell’antologia Nella borsa del viandante. Poesia che (r)esiste a cura di Chiara De Luca (2009). Nel 2009 fonda Clepsydra Edizioni, un progetto di pubblicazioni su Ebook. Nel 2010 presiede la giuria al premio Daniela Cairoli e ritorna come parte della giuria nel 2011 e 2012. È presente nell’antologia di poesia ceca e poesia italiana Dammi la mano, gioia mia. Podej mi ruku, radosti moje, Praha ed. Vicenza, 2010. È stata tradotta in portoghese per la rivista cartacea di San Paolo Celuzlose N°1, dalla poetessa Prisca Agustoni. Nel 2010 scrive la prefazione al libro Sulla via del labirinto di Alessio Vailati, edito da L’Arcolaio. Fa parte dell’antologia Sempre ai confini del verso. Dispatri poetici in italiano a cura di Mia Lecomte, PRISMI, Francia 2011. Nel 2012 vince la sezione “Letteratura in fasce” al Premio Ulteriora Mirari di Smasher Edizioni, pubblicando il suo primo libro Volti dell’acqua. Nel 2013 scrive la prefazione al libro Gli angoli (aprono i loro acuti per ingoiarci) di Sebastiano A. Patanè Ferro, Edizioni Smasher.

 

La rubrica “Confine donna: poesie e storie d’emigrazione” è ideata e curata da Silvia Rosa
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