Poesia del nostro tempo presenta l’Archivio virtuale de L’Italia a pezzi. Antologia dei poeti italiani in dialetto e in altre lingue minoritarie.

Federico Tavan è nato ad Andreis (Pordenone) nel 1949. Nei Quaderni del Menocchio ha pubblicato nel 1984 Màcheri, Lètera, e nel 1985 Cjant dai dalz e Nâf spaziâl. Nel 1994 è uscito Da màrches a madònes (Ed. Biblioteca dell’Immagine /Circolo Culturale Menocchio). Nello stesso anno è uscito il testo teatrale L’assoluzione (Circolo Menocchio). Nel 1996 Maurizio Bait gli ha dedicato una biografia: La strega sulla testa (Ed. Biblioteca dell’Immagine). Nel 1997 ha pubblicato Cràceles cròceles, sempre nei Quaderni del Menocchio (nuova edizione con postfazione di Mario Turello, Menocchio/Olmis, 2003 e 2006). Nel 2007 è uscito Augh!, a cura di Aldo Colonnello e Paolo Medeossi (Ed. Biblioteca dell’Immagine /Circolo Culturale Menocchio). A cura del Menocchio anche l’ultima pubblicazione, Trapolant, del 2009, poesie di Federico Tavan illustrate insieme all’artista Eliana Picca.

da Augh! (2007)
1
Quan ch’e soi deventât mat
ére massa distrat
n’ài podût
gôdeme la scena
2
I me plâs li cornes
ch’i no làssa nua.
Figuranse la scia!
3
A me plâs Icaro
brusât dal sorele
ma almancu
al à tentât
4
Tra le buolp e l’uva
’e preferìs la buolp,
tra al toru e la rana
la rana.
I me plâs
chiei ch’i scopia
e ch’i scjampa
cul cjâf bas
1. Quando sono diventato matto / ero troppo distratto / non ho potuto / godermi la scena.
2. Mi piacciono le lumache / che non lasciano nulla. / Figuriamoci la scia!
3. Mi piace Icaro / bruciato dal sole / ma almeno / ha tentato
4. Tra la volpe e l’uva / preferisco la volpe, / tra il toro e la rana / la rana. / Mi piacciono / quelli
che scoppiano / e se ne vanno / a capo chino
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