Da Elogi (Giuliano Ladolfi editore, 2018)

 

Dalla sezione Elogio del niente

Sola, a quattro anni

Da qui vedo i dettagli:
i petali dei gigli
chiari come il giorno,
i cespugli di mirto
che come fiumi verdi
sfociano nell’orizzonte.

Quando lei è andata via
la vita mi aveva appena
illuminato il viso.

Ora guardo il mondo
come da un’astronave, ma
questo mio minuscolo niente
non sa più come giocare
col niente delle cose.

*

dalla sezione Elogio del tutto

Al mattino, di nuovo

Mi piace la bellezza vagabonda
dei cieli quando si apre a raggiera
il suono delle campane al mattino
e la vita è un contagio di calore,
una festa di ali. Quando il sole
fa di un frammento di metallo
nascosto fra i fili dell’erba
un coagulo di luce abbagliante.
E gli angeli discesi a sostenere
le nuvole del cielo e i verzellini,
sono così chiari con le braccia
umide di rugiada e un ricordo di Dio
che beve la musica scrosciante
di un torrente che non si arresta mai.
Quando il biancore dell’aria è
l’inizio verginale del giorno e
illumina gli angoli delle case
e di nuovo si alza un mormorio
di vite denudate dai sogni,
un ritmo d’ immaginazioni
che sorregge i gesti quotidiani.
Il mio primo raggio di sole
predilige sempre l’acquaio e poi
allarga le mani su tutto il luogo
che vede il mio risveglio di fronte
ad un bicchiere colmo di latte.
Mi sta accanto la vita
come un corpo chiarissimo
che cerca le mie mani
per appoggiarsi e farsi un poco d’ombra.
Mi pulsa un richiamo nelle tempie,
una felicità semplicissima ed assurda
che mi fa dire: io vivo, vivo.
Sono tornata come una barca
carica di pesci d’argento e un’infinita
nostalgia dell’acqua marina
con le sue danze mortali.
Però adesso ripeto il mio sì
perché nulla si disperda fra me
e tutto ciò che ha respiro:
le foglie dei tigli, i fiori,
i piccoli animali, la terra,
i bambini che albeggiano nelle culle.

*

Dalla sezione Elogio del tempo

Mezza bambina

La domenica era un rito il bagno
nella pila grande di legno,
la stessa del bucato,
lo stesso sapone di marsiglia.
Lei mi lavava con ferocia
come volesse sgusciarmi
dal mio breve passato:
solo un nudo gheriglio
senza pellicola e mallo.
E se dicevo «La mamma di prima
m’immergeva nell’acqua del fiume:
era così bianca, così bella»,
lei mi sfregava con più ardore
come un vestito da smacchiare,
ripetendo «È stato solo un sogno,
un sogno vano, o figlia»
E quando l’acqua sembrava uno stagno
lattiginoso di scaglie di sapone,
io dicevo «Guarda, mamma,
sono la tua mezza bambina».
E lei, allora, recitava Dante
dalla cintola in su tutto ‘l vedrai
con un sorriso dolente
che galleggiava tra i fumi del vapore.
*

Dalla sezione Elogio dell’amore

Separati in casa

Mi separa da lui un muro così sottile
che il suo respiro giunge al mio orecchio
come il ronzio ostinato di un insetto.
Lui dorme con la testa rivolta ad Occidente
e nascono dall’osso della sua fronte
le ombre del tramonto che come teli viola
coprono a lutto anche le fondamenta.
Io scruto con occhi insonni il Settentrione
e la sua stella colma di tempesta.
Talvolta, al principio del mattino,
s’incrociano i nostri passi sulla soglia,
ma più si fanno i nostri corpi vicini
più le lingue s’inceppano sopra i sassolini
gettati di traverso dall’orgoglio.

 

Franca Alaimo è nata nel 1947. Vive a Palermo. Esordisce come poeta nel 1989 con Impossibile Luna a cui sono seguite altre diciassette sillogi, quattro e-book editi con La Recherche, e una pubblicazione con PulcinoElefante. Ha scritto saggi sugli autori contemporanei: D. Cara, T. Romano, L. Luisi, F. Loi, G. Rescigno. È presente in numerosi volumi di Storia della Letteratura italiana, e in InsulariI. Romanzo della letteratura siciliana di Stefano Lanuzza; in diverse antologie (tra cui: Newton Compton, Aragno, LietoColle, Laboratorio delle Arti; Giuliano Ladolfi Editore) e in riviste quali Poesia (dove è stata presentata da M. Bettarini e da M. G. Calandrone), Anterem, Italian Poetry Review, Bomba carta e molte altre. Ha tradotto dall’inglese due brevi sillogi del poeta irlandese Peter Russell. È presente sul sito Italian Poetry e in quello internazionale di Sabido Sanchez. Alcuni suoi testi sono stati tradotti in spagnolo, inglese e tedesco. Fa parte del team redazionale della rivista on-line La Recherche. Si occupa anche di critica letteraria, recensendo opere di autori contemporanei. Le sue più recenti pubblicazioni (2018), edite da Giulinao Ladolfi, sono: la raccolta poetica Elogi e l’antologia Il corpo, l’eros, che riunisce i testi di oltre sessantotto poete italiane e straniere, alla quale ha partecipato in veste di curatrice e di autrice.

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