Fotografia di Dino Ignani

 

da Le cose imperfette (LiberAria 2019)

 

Di schiena guardi il mare grigio
dell’inverno uruguaiano, del giorno corto
del tuo giubbotto di pelle che è memoria
viva, come gli occhi tuoi fissi alla linea
d’acqua che separa, allunga e accorcia
i pensieri rapidi o il caffè
bevuto allo Scala e ti scorgo riflessa
appena sopra il cartellone Calzedonia
nel vetro del tram che passa davanti.

*

Il silenzio profondo dei cortili di Milano
la quiete azzurra nei dopopranzo
dove nessuno scuote una tovaglia
batte un cuscino. L’ordine curato
delle piante esotiche.
Brera, Navigli, Porta Romana:
visitare i giardini nascosti
nel centro di Milano, la domenica
con la gente altrove, al lago.

Sparire invece nei portoni
dove tutto vive ogni giorno
nel rumore di piatti, forchette
in bidoni da riciclo colmi
di cartoni da pizza e sciocchezze
nel Sudamerica di Affori.

 

 

 

Annegati a poche bracciate dalla riva
erano in sei, morti in faccia a Catania;
giù da un lungomare non si dovrebbe
mai morire, a quante (a quali)
bracciate è attaccata la serenità
il nostro svegliarci in un letto
passeggiare se capita sulla battigia
fingendo il lungomare un posto
dove accade l’alba, dove fa giorno.

*

Abbiamo tirato su i tappeti
tranne uno – baluardo di trincea –
tutte le prese, i cavi, le prolunghe
il pc è al sicuro, i libri chissà
andiamo a dormire spostando
il domani più in là. Alta marea
eccezionale codice rosso
notte di sms silenziosi
paiono partiti dalla luna
la mattina, verrà il pomeriggio
poi la sera con noi tutti
al pronto soccorso in emergenza
senza controllo davanti alla morte
chissà a San Michele cosa fanno
se la rosa sulla tomba di Stravinskij
si sposta quando spinge lo scirocco
se Brodskij tiene gli stivali pronti
tra lapide e vaso di fiori.

 

Gianni Montieri è nato a Giugliano nel 1971 e vive a Venezia.
Ha pubblicato: Le cose imperfette (LiberAria 2019) Avremo cura (Zona 2014) e Futuro semplice (LietoColle 2010).
Suoi testi sono inseriti nella rivista monografica Argo, nei numeri sulla morte (VIXI) e sull’acqua (H2O) e nel numero 19 della rivista Versodove; sue poesie sono incluse nel volume collettivo La disarmata (2014).
È tra i fondatori del laboratorio di scrittura Lo squero della parola. Scrive su Doppiozero, minima&moralia, Huffington Post, Rivista Undici e Il Napolista, tra le altre. È redattore della rivista bilingue THE FLR. È nel comitato scientifico del Festival dei matti.

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