Dalla raccolta Epochè (youcanprint, 2018)
Stenderò a terra
sul marmo freddo
la seduzione,
la spoglierò
di ogni sguardo,
renderò i suoi
occhi lisci
e inespressivi
come una lapide
senza nome.
Sul ventre nudo
della parola
poserò
corolle di lode
con
labbra serrate.
Se mi penserai,
non pensarmi
nel codice
a barre degli amanti,
pensami
tra le ruote
del caso.
(“Occhi lisci”)
*
Conto le ore nella ruga del tuo respiro.
Il ragno
succhia
con l’occhio
destro il
sospiro.
Lutezia
una meretrice
senza
l’ovaia destra.
Ridammi il mio
amore
o invoco
Ares, Nemesis
e il temuto
Stregone.
(“di norma vado a capo”)
*
Zerbino di ossa le tue convinzioni.
Il mio sguardo fuoco e acqua.
Una carcassa la tua superbia.
La mia bocca un avvoltoio.
Sputa vuoto e fiele.
Metti il tuo spirito sulla mia bilancia viola.
Non ho una mezza luna ma un ago d’oro.
È un cuore o una vescica putrida quel muscolo sonoro?.
(“Zerbino di ossa”)