Sostieni la nuova avventura editoriale di ARGO su Produzioni dal Basso! Per la prima volta in italiano la traduzione di uno dei grandi capolavori del Modernismo americano, After Lorca (1957) di Jack Spicer, cult-book che ha ispirato generazioni di poeti statunitensi; un dialogo raffinato con il poeta Federico Garcia Lorca alla ricerca del senso ultimo della “parola poetica” nella modernità.

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Poesie tratte da Come dio su tre croci (Affinità elettive, 2013)

Scrivi pennellate nuove
diverse
stese sul foglio le ossa
riverse, le spighe e
le macine in frantumi
schiacciano al cielo una
notte di ventri – fitomorfi
come d’agave come di zagara – zoomorfi
come di cagna.
L’isola ha i seni vizzi
l’uva pesta
il mosto è uno sperma
mostruoso, un mirtillo
protruso che ha una faccia
di baffi
dipingete questa Sicilia
che non rimanga impunita
la prigionia splendente.

***

Non di te, mai di te
crocefisso che squadri
noi penosi dietro ai muri
tutti sporchi di pensieri
senza spalle dove appendere
quelle voci, quel colore
di gesso.
Siamo noi adesso
a chiodarci i polsi
alle croci – noi ladroni
con la noia domenicale
che copre la televisione
spegne l’urlo al Golgota
e non vogliamo deposizioni.

***

Al germogliare del mattone
Si stacca dal buio una statua
Un vecchio ammasso di rovi
L’oleandro autostradale
che sempre vuole fiume
sempre vuole terra
da levare in alto
a farla benedire
una piccola processione di ferro
le linee dipinte del grigio
poi un incendio dai monti
calcarei discende
lui aspetta il morire
rimane non sente il calore
di graffio
che aspetta da sempre
e mai non viene.

 
Poesie tratte da La voce di Cassandra (Origini Edizioni, 2015)

LA VOCE DI CASSANDRA
Rimani ancora Cassandra
con la fronte tesa al cielo
che muove il mezzo buio
di tua madre.
Quando senti, solidale, venire
una luce dalla porta e ti conforti.
Non è il ciglio, né il sole più lontano
a farti donna, ma il giorno rosso
della sera che ti apre il sorriso
e le mani illividite, nere
come un merlo fitto nella neve.

***

Ero solo con la morte in questa stanza.
Ero solo con lo Stige, Cassandra, sentivo la guerra
caduta sulla mano, sentivo il sospiro
pronto al terremoto.
Sei entrata nuda nel buio, hai alzato
la testa, mi hai chiesto di cantare
di dire condanne per le tue gambe
raccontarne il divenire:
Invece restiamo morti, silenziosi
dalle nostre ossa saremo padri a nuove ossa
dal tuo grembo sarà tagliata la verginità della voce.

***

È finito lo sforzo mastino del seno
adesso che squaderni sul tuo dito
queste bocche ancora di pelle.
Il tuo corpo tutto entrerà nella terra
ne riempirà penso il cuore
come un nuovo animale, un terzo nucleo
ché allo stesso modo ti indirizza.
Siedi e dici che ne vergogni
ché siamo cattolici per tono di voce.
E quasi richiudi un buio dalla stanza
delumini tutto l’intorno.

 

 
Giuseppe Nibali è nato a Catania nel 1991. Dopo avere conseguito la Maturità presso il Liceo classico “Don Bosco” di Catania, si iscrive in Lettere Moderne presso l’Alma Mater Studiorum, Università degli studi di Bologna dove si laurea nel novembre 2013 presentando una tesi sul concetto di morte nella poetica di Salvatore Quasimodo. Due anni dopo, nel marzo del 2016 si laurea in Italianistica e Scienze linguistiche, con una tesi su Pier Vittorio Tondelli dal titolo Una biografia inquieta – L’opera letteraria di Pier Vittorio Tondelli con voto 110/110 e lode. Suoi interventi critici sono apparsi anche sul sito Bibliomanie.it“Vie per perdere il senso” – Beckett e Tadini; su Clandestino – anno XXVII, n. 4: Sul concetto di identità europea; sull’antologia poetica Centrale di Transito, (Perrone editore, 2016): Sulla poesia bolognese – Dialogo tra Giuseppe Nibali e Alberto Bertoni. Per quanto riguarda l’attività pubblicistica, ha collaborato con il settimanale Prospettive, il bisettimanale Il mercatino e con il mensile dell’Associazione etnea di studi storico-filosofici Timeo; Nel 2012 entra a far parte della redazione del quindicinale Avviso ai naviganti, promosso dalla Fondazione CEUR  e inizia l’attività di corrispondente per la pagina culturale del quotidiano La Sicilia. Dal 2014 fa parte della redazione di Clandestinozoom diretto da Davide Rondoni e di quella del bimestrale Quid Culturae diretta da Filippo Davòli. Collabora con la rivista ClanDestino e nel 2015 è ideatore e redattore del Blog Il Mutante – Imaginario minimo. Dal 2014 collabora con il blog di poesia ParcoPoesia per cui gestisce una rubrica intitolata Dalla Terra impareggiabile e dedicata ai poeti del Sud. Dal 2016 è membro del Consiglio Direttivo del Centro di Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna, con cui collabora dal 2011. Nel giugno 2013, con la casa editrice Affinità elettive di Ancona pubblica la sua opera prima Come dio su tre croci con la quale vince il primo premio al concorso nazionale di poesia Serrapetrona – le stanze del tempo promosso dalla fondazione Claudi, ottiene una Menzione d’onore al premio InediTO – Premio colline di Torino e, nel 2014, risulta primo classificato al premio Elena Violani Landi per la sezione Opera Prima. Nel 2015 esce La voce di Cassandra, secondo libro di versi di Giuseppe Nibali, per Origini edizioni insieme alle belle fotografie di Massimo Dell’Innocenti. I suoi versi sono inoltre inseriti in varie antologie. Altre poesie edite e inedite sono inserite nell’archivio regionale dei poeti meridionali del secondo ‘900 stilata da Carteggiletterari.com; nell’Atlante della poesia contemporanea online Ossigeno nascente curato dall’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna e da Giancarlo Pontiggia, Alberto Bertoni, Marco Marangoni e Gian Mario Anselmi; sulla rivista Poesia, edita Crocetti editore, sulla rivista Atelier e su blog poetici come Poesia di Luigia Sorrentino (Blog RAI), Poetarum Silvae, Samgha, Atelier, Pimpirimpana, Just Humanity, La Libellula, Carteggi letterari, Interno poesia, WSF e molti altri.

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