***

Poesie tratte dalla raccolta Stazioni (Ronzani Editore, 2018)

 

Newington Green, London – 2010
all’acustica

in prospettiva – tra l’alloro e il bosso
il caffè sotto casa – sul davanti
la vetrina – gincana un cameriere
svelto e polacco – al tavolo di fianco
si parla di filosofia – chiamano
con la mano – insieme all’americano
l’idea – che si son fatti sul mondo

 

Collure, Port Bou – 2007
alla gravità

nella tesa ricerca della prima
pompa di benzina – è troppo il tempo
senza rifornire – a motore spento
abbiamo assecondato la discesa
giù fino in fondo, con il mare sempre
al nostro fianco

quasi senza attenzione siamo
passati per la frontiera – cerniera
che stringe il filo tra machado e benjamin

a quei pochi minuti di distanza
la stessa guerra in famiglia, la nostra
mentre stavamo aspettando un’idea:
restavamo in passaggio, passavamo
e ancora passiamo

 

 

 

Alessandro Mistrorigo (Venezia, 1978) è dottore in Letteratura Spagnola; ha vissuto e lavorato in Spagna e nel Regno Unito. Ha pubblicato le raccolte poetiche Quel che resta dell’onda (Sinopia, 2008) e Stazioni (Ronzani, 2018). Suoi testi sono stati premiati dall’Associazione Culturale Tapirulan (www.tapirulan.it) e pubblicati nelle antologie Mevoj (2014) e (2015) e, in traduzione, su riviste internazionali. Ha tradotto e curato per l’editrice Sinopia quattro raccolte del poeta colombiano Armando Romero (Hagion Oros, 2007; Quartine, 2008; Versi liberi per Venezia, 2010; Il colore dell’Egeo, 2014) e il saggio breve Il regno dell’esilio (2011) della scrittrice venezuelana Marina Gasparini Lagrange. Per i tipi di Passigli ha tradotto i testi dell’antologia Rumore occulto (2017) del poeta spagnolo Pablo García Baena. Ha curato la raccolta Hadas, demonios y otros cercos (2015) del poeta Alejandro H. Mestre per Editorial Aurora Boreal. È co-fondatore del progetto «dopotutto [d|t]» (http://dopotuttonet.wordpress.com).

 

La fotografia in evidenza è di Deniz Johns®

(Visited 322 times, 1 visits today)