Da La canzone del padre (Lietocolle 2018)

 

Ci appartiene
lo stesso modo di camminare:
troppo veloce per restare
e troppo piano per fuggire.

La stessa fame
viene a divorarci le suole
e se ne va lasciandoci dritti
come alberi appena morti.

 

*

A mia madre piangevano le ossa.

Il volto le restava asciutto
ma il corpo si faceva più corto
per fuggire senza indietreggiare
vicino a un uomo fatto di rumore.

Io ero un pannello fonoassorbente
come quelli ai lati delle autostrade.

I nei allargarono i fianchi
diventando adesivi di rondini
e rimasi a reggere una primavera
che né odorava e né intiepidiva.

 

*

L’alluvione a Pietrasanta
è giunta all’ora di merenda.

Mi hai ceduto la pala
masticato dalla fatica
e sebbene fosse giugno
avevi l’inverno nel pianto.

Così ho lavorato
gridando e spingendo
e in un ospedale marrone
ti ho ridato alla luce.

 

Luca Bresciani (Pietrasanta, 1978) ha pubblicato le seguenti raccolte di versi: Lucertola (Edizioni del Leone 2011), Modigliani (LietoColle 2015), L’elaborazione del tutto (Interno Poesia 2017). Sue poesie sono ospitate in diversi siti letterari, tra i quali Poetarum Silva, Atelier Poesia, Versante Ripido, Pioggia Obliqua e Interno Poesia.

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